Descrizione della III unità codicologica (a. 1509) [ff. 89-111]
La III e ultima unità del codice è costituita dai fascicoli 9-10: il nono fascicolo (ff. 89-98) è un quinione di dieci fogli, mentre il decimo (ff. 99-111) è un fascicolo regolare di dodici fogli, cui si aggiunge un ulteriore foglio (f. 110), verosimilmente inserito in un momento successivo. La terza sezione parte del codice consta quindi di un totale di 23 fogli.
In questa unità codicologica, che trasmette gli Inni callimachei con scolî marginali e glosse interlineari, non è riscontrabile la filigrana, ma la contromarca (lettere omega) è lievemente visibile lungo i margini inferiori dei fogli. La decorazione è semplice, in inchiostro carminio chiaro, della stessa mano del copista.
Nel primo foglio della III unità lo scriba in alto appone il titolo Καλλιμάχου Ὕμνοι, ma poi lascia la pagina bianca, probabilmente in funzione protettiva. In accordo alla bibliografia, anche questa parte del codice risulta copiata da Michele Suliardo nel 1509 che inserisce una sottoscrizione nel f. 111v.
La rigatura è tracciata a secco mediante mastara (tabula ad rigandum); non si riscontra pertanto alcuna foratura. Ogni pagina è occupata da trentatré righe di scrittura (rr. 33/ll. 33), con prima linea below top line.
Il titolo degli Inni è in inchiostro nero sull’asse anteriore; sull’asse posteriore sono presenti svariate scritte coeve.
A differenza degli Ambr. B 98 sup. e Ambr. S 31 sup., gli scolî, sempre incolonnati e posti ai margini in maniera ordinata, non sono collocati in prossimità del termine commentato, ma vengono copiati accanto alla prima linea del testo poetico, talora andando a capo, talora in continuità. Anche l’ordine degli scolî non rispetta la numerazione dei versi in cui è presente il lemma di riferimento. Le glosse sono vergate nell’interlinea.