Al f. 22v sono trascritti i versi 423-506 del quarto libro dell’Iliade. Anche in questo caso si può notare l’architettura sapientemente strutturata dell’impaginazione, con il testo degli scolii a cornice contenuti in modo esatto nel foglio (cf. f. 14v). Il foglio esemplifica in modo particolarmente efficace l’operazione di calcolo preventivo da parte del copista della porzione di testo da trascrivere, in quanto nel margine inferiore la mise en page è ‘turbata’ dal grafico, delineato in rosso, e tracciato prima che venissero vergati gli scolii, che descrive icasticamente la struttura chiastica dei versi 450-451: ἔνθα δ’ ἅμ’ οἰμωγή τε καὶ εὐχωλὴ πέλεν ἀνδρῶν/ὀλλύντων τε καὶ ὀλλυμένων, ῥέε δ’ αἵματι γαῖα (Il. 4.450-451: Allora insieme vi era lamento e grida di gioia di uomini / uccisori e uccisi, grondava di sangue la terra). Il disegno didascalico era verosimilmente già nell’antigrafo, e si trova in altri manoscritti latori del testo degli scolii: e.g. è delineato a forma di x al f 57r del manoscritto Ambr. L 116 sup., f. 57r. Nel foglio qui mostrato è presente un discreto numero di scolii nell’intercolumnio tracciati in rosso, e una serie di glosse interlineari e una nell’intercolumnio in inchiostro nero; inoltre uno scolio presenta un segno di rimando simbolico (seconda colonna settima riga dal basso).
Dimensioni: specchio di scrittura 290 x 200 mm; specchio di scrittura del testo poetico 233 x 160 mm; spazio intercolonnare: 20 mm; margini privi di scrittura: alto 10 mm, basso 15 mm ca., esterno 18 mm, interno 15 mm.
