Il f. 15v, che contiene i versi 532-614 del secondo canto dell’Iliade, esibisce la mise en page caratteristica dell’intero manoscritto: il testo omerico su due colonne incorniciato dagli scolii. Coerentemente con l’impianto grafico ordinato che caratterizza l’intero manufatto, il copista ha calcolato preventivamente la porzione di testo da inserire nei margini così da evitare lo slittamento nel foglio successivo. La grafia esibisce un ductus fluido, ma con pretesa di chiarezza e leggibilità. Si possono notare alcune lettere che creano un moderato contrasto di modulo, in particolare omicron, phi, hypsilon, omega. Il testo degli scolii presenta caratteristiche grafiche volutamente differenti da quello dell’Iliade: oltre alla riduzione di modulo si possono notare abbreviazioni, segni tachigrafici e inclusioni, pressoché assenti nel testo omerico.
Misure: specchio di scrittura: 270 x 210 mm; specchio di scrittura del testo poetico: 220 x 160 mm; spazio intercolonnare: 20 mm; margini bianchi: superiore 10 mm, inferiore 30 mm, esterno 8 mm, interno da 13 mm a 25 mm.
